L’altro giorno, uscendo da un bar con una mia cara amica, nel parcheggio ho notato una scritta sul muro:

TI AMO E TI ASPETTO

Senza punti. Così. 

Ho subito pensato che le due frasi, le due intenzioni, raccontassero due tempi assolutamente differenti. Ovvero, il Ti Amo è una declamazione sicura e potente, di chi già conosce, di chi già è cosciente di sentimenti e sfumature di emozioni. Chi aspetta, invece, attende ed è traballante. Due frasi, due contrasti interni. Come se uno avesse già bevuto una cioccolata calda e l’altro fosse ancora con il menù in mano per decidere cosa prendere.
In questo caso preciso però, chi aspetta, attende perché ama. Quindi l’attesa talvolta è sintomo di sicurezza, decisione, coscienza di sé. L’attesa è scoperta, è visione attenta. L’attesa è domanda.
L’attesa è atto di coraggio, talvolta. Eppure tutti i più grandi poeti, scrittori, letterati, addirittura l’Antico Testamento, affermano che l’indecisione e la non scelta sono la peggiore delle situazioni. E come afferma Huxley, l’esitazione non crea. L’esitazione ferma.

Ma da cosa è creata l’esitazione?

E qui arriva in mio aiuto una canzone bellissima e piena di sotto-testi. Bob Marley nella sua Is This Love? (1978), si chiede se quello che prova è vero amore. E se lo chiede con una tale veemenza che è Amore già solo il modo in cui si pone la domanda. Perché la domanda è intervallata da desideri decisi. Ti voglio amare, ti voglio accanto a me, nel mio letto singolo. Così che possiamo stare più stretti. Dio si occuperà di trovare il pane. Noi pensiamo solo ad amarci.

È amore?
Voglio amarti.
È amore?
Voglio stare con te sotto lo stesso tetto.
È amore?
Ti voglio trattare bene.

Ti Amo Ti Aspetto.

L’esitazione talvolta deriva solo da uno stupido desiderio di definizione. Nei nostri gesti quotidiani, nei nostri attimi c’è già ogni risposta.
Talvolta si aspetta amando, per paura, per esitazione, per difesa. Per attesa di definizione.

Aspetto.

Ti Amo.


Fate che la vostra mente agisca con decisione e seguitene le conseguenze. Nessun bene è mai stato fatto in questo mondo con l’esitazione.” 

I wanna love you and treat you right;

I wanna love you every day and every night:

We’ll be together with a roof right over our heads;

We’ll share the shelter of my single bed;

We’ll share the same room, yeah! – for Jah provide the bread.

Is this love – is this love – is this love –

Is this love that I’m feelin’?

Is this love – is this love – is this love –

Is this love that I’m feelin’?

I wanna know – wanna know – wanna know now!

I got to know – got to know – got to know now!

I’m willing and able,

So I throw my cards on your table!

I wanna love you – I wanna love and treat – love and treat you right;

I wanna love you every day and every night:

We’ll be together, yeah! – with a roof right over our heads;

We’ll share the shelter, yeah, oh now! – of my single bed;

We’ll share the same room, yeah! – for Jah provide the bread.

Is this love – is this love – is this love –

Is this love that I’m feelin’?

Is this love – is this love – is this love –

Is this love that I’m feelin’?

Wo-o-o-oah! Oh yes, I know; yes, I know – yes, I know now!

Yes, I know; yes, I know – yes, I know now!

I’m willing and able,

So I throw my cards on your table!

See: I wanna love ya, I wanna love and treat ya –

love and treat ya right.

I wanna love you every day and every night:

We’ll be together, with a roof right over our heads!

We’ll share the shelter of my single bed;

We’ll share the same room, yeah! Jah provide the bread.

We’ll share the shelter of my single bed.

[Voglio amarti e trattarti bene

Voglio amarti ogni giorno e ogni notte

Saremo insieme con un tetto proprio sopra le nostre teste

Condivideremo il rifugio del mio letto

Condivideremo la stessa stanza.

 Jah provvede al pane

È questo amore – è questo amore – è questo amore

È questo amore che provo?

È questo amore – è questo amore – è questo amore

È questo amore che provo?

Voglio sapere – voglio sapere – voglio sapere ora!

Devo sapere – devo sapere – devo sapere ora!

Io sono disposto e in grado di amare

Così tiro le mie carte sul tavolo!

Voglio amarti – voglio amarti e trattare –

Amarti e trattarti bene

Voglio amarti ogni giorno e ogni notte

Saremo insieme.

Con un tetto proprio sopra le nostre teste

Condivideremo il rifugio, sì, oh ora!

Del mio letto

Condivideremo la stessa stanza.

Jah provvede al pane

È questo amore – è questo amore – è questo amore

È questo amore che provo?

È questo amore – è questo amore – è questo amore

È questo amore che provo?

Oh sì, lo so; sì, lo so – sì, lo so ora!

Si, lo so; sì, lo so – sì, lo so ora!

Voglio amarti e trattati bene

Voglio amarti ogni giorno e ogni notte

Saremo insieme con un tetto proprio sopra le nostre teste

Condivideremo il rifugio del mio letto.]

 

Ispirato a un dialogo immaginario tra Thomas Henry Huxley (Ealing, 4 maggio 1825 – Eastbourne, 29 giugno 1895) e Bob Marley (Nine Mile, 6 febbraio 1945 – Miami, 11 maggio 1981).

Scritto per MIfacciodiCultura – Artspecialday.com

 

Federica Maria Marrella

Classe 1986. PhD in Comunicazione e Nuove Tecnologie. Il mio lavoro di ricerca si concentra sull’Iconografia Femminile nella Fotografia di Moda Contemporanea. Storica dell’Arte, Educatrice Museale. Docente di Storia dell’Arte. Scrittrice. Curiosa osservatrice. Amante della Poesia e della Musica. Costruttrice attenta e costante di Piccoli Sogni.

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