Amàlgama Handcrafted Jewels
SEE/FEEL
Anelli in bronzo e spinello nero.

Il pensiero che un anello diventi ricordo, distanza, visione. Quell’occhio della conoscenza che ricorda l’occhio del surrealismo, del sogno. Un ricordo tra le dita, dei geroglifici di terra. Un gioiello essenziale e profondo allo stesso tempo.
Un pARTicolare di arte antica, di stilemi e segni di civiltà primordiali. In una linea contemporanea, in cui il tempo sembra legato e presente.

L’Amore è Sacro. 

La stretta precisa tra ricordo e percezione. Tra pensiero e desiderio. Le dita si intrecciano e i respiri si affannano. La pelle sovrasta la ragione. L’altare della promessa urla di gioia e paura. Gli occhi si abbracciano. Sempre più grandi, profondi. Assorbono la verità dell’altro. Si dedicano. Si scrutano.

L’Amore è Sacro.

Cerchi che uniscono, che permettono l’abbandono. Non è una parola, ma la sensazione dell’eterno. Qualcosa che va oltre, nel sole estremo, nella luce splendente, nel buio più profondo. Dediche di paure e onestà, sospiri e grida. Incontri e scontri di vita.

L’Amore è un Altare.

Nel ricordo, nel futuro, nel presente, nell’accettazione del passato. E guai a chi si intromette in questo legame stretto di promesse e salite. Gelosia che attanaglia. La pretesa di difendere ciò che si costruisce con il sudore, con le labbra, con la potenza della disperazione.

L’Amore è Sacro.

Corpi nei corpi, dita tra le dita. Pelle, sangue, abbracci.
Vedere e Sentire la potenza della fede più nascosta. Credere in qualcuno più che in te stesso.

L’Amore è Ventre.

Nascita, perdita, crescita. Mistero. Desiderio di infinito. Tenersi e chiudersi. Aprirsi e donarsi.

L’Amore è Vedersi, Sentirsi.

Come perle nel deserto, come icone dorate, come anelli di legami profondissimi. Strette acerrime che ti donano la libertà di conoscerti realmente. L’occhio della conoscenza di te stesso, della saggezza più radicata. L’occhio dello sguardo sul mondo che ha più senso se guardato tramite un’altra rivelazione. Come Frida che disegnava l’occhio della saggezza sulla fronte del suo Diego. Suo amante, fratello, figlio, marito. Suo eterno e indelebile Io. L’occhio del surrealismo che è più che realtà.
Perché l’Amore Sacro è natura, religione, dissolvenza del sé, per diventare più di sé.

L’Amore è Sacro perché universale. E’ albero, radici, fronde, unione, abbandono. Sentire, Vedere.
Legarsi a qualcuno: un amante, una madre, un figlio, un padre, un amico. Qualcuno.
A cui si deve tutto e per cui tutto ha un senso più prezioso.

Una lotta quotidiana, una fune di sabbia su qui danzare.

L’occhio della bellezza e della sacralità.

Che nessuno, se vero, potrà mai spezzare.

Scritto per MIFaccioDiCultura – Artspecialday.com

 

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